Un epitaffio è un’iscrizione funebre che serve per ricordare il defunto. Questo dipinto è rimasto a lungo nella cripta accanto alla chiesa parrocchiale di San Martino a Gudon.
Il dipinto, che è un olio su tela e misura 1,54m x 1,14, è stato dato in prestito dalla chiesa parrocchiale di San Martino al museo locale di Gudon. Nel 1994 il museo ha speso 3 milioni di lire per restaurare questo dipinto abbandonato e dal 2004 è esposto al pubblico nel museo locale di Gudon.
L’iscrizione originale recita:
„Zü Ehrn der aller heilligisten dreyvaltikheit und der ünbeflekhten Empfengnüß und denen HH khirchen patronen hat die wolehr ünd Tügentreiche maria praderin geborene Messnerin gebeste feilleri, zü ainer getechtnüß Ihren ehegemacht, khindern und enickln dieseß bildnüß alhero verlesen und vorstelen laßen, im Jahr 1761″.
Su richiesta della Hofburg di Innsbruck, nel 2015 il quadro è stato dato in prestito alla mostra “L’ultimo nella vita – mostra sulla morte e sul lutto 1761 – 2015”. Per il trasporto a Innsbruck il dipinto è stato assicurato per 19.000 euro.
Cosa si vede in dettaglio sul “epitaffio di Feiler”?
Lo può leggere in questo pdf: L’epitaffio di Feiler del 1761.